“un DAC/Streamer che prende in prestito la tecnologia dei cugini più grandi”
Meitner Audio è il brand che l’azienda ha dichiaratamente voluto assegnare ad una linea di prodotti audio di fascia alta, ma accessibile a più persone e sfruttando la tecnologia sviluppata per i prodotti più costosi della linea che prende anche il nome del brand EMMLabs.
Il prodotto in prova, fa parte di un trittico che comprende: il Convertitore D/A stereo MA-1 V2, già alla sua seconda versione; il Lettore integrato MA-2, un lettore CD che si basa sul convertitore del MA-1; infine l’ultimo nato, il Convertitore D/A integrato MA3 recensito in questo articolo.
MA3
L’MA3 combina le qualità tecniche dei prodotti EMM Labs: il D/A stereo DA2 V2, il convertitore di punta; il DV2, ossia il convertitore integrato con il sistema di controllo del volume di nuova concezione ad alta risoluzione, il VControl™. Ma questo prodotto Meitner gode di un’altro importante valore aggiunto: lo streamer derivante dal NS1, un prodotto sempre della linea madre con le sue funzioni di streaming e audio di rete.
Questo DAC/Streamer offre tutti gli ingressi digitali standard: AES, S/PDIF TOSLINK, Coassiale e per questi ingressi converte in PCM fino a 24-bit/192kHz e in DSD64. L’ingresso audio USB tipo B invece arriva a convertire fino a DSD128 (tramite DoP) e fino al DXD 352/384kHz per il PCM. L’MA3 dispone anche di uno streamer di rete cablato (RJ45) per le app più popolari come Spotify, Tidal, Qobuz, Deezer, vTuner e molte altre. C’è anche il supporto UPnP/DLNA e le funzionalità Roon Ready e Roon EndPoint.
L’MA3 riproduce i file archiviati su un NAS connesso alla rete. Le chiavette USB e i dischi rigidi (limite di 1Tb); sono supportati tramite l’ingresso USB Media di tipo A. Un’ulteriore porta USB ausiliaria di tipo A si trova sotto l’ingresso RJ45 e può essere utilizzata come porta Wi-Fi, ma il ricevitore non è incluso; questa potrà servire per eventuali aggiornamenti software, anche in caso l’MA3 non fosse collegato alla rete tramita cavo Ethernet.
Sono supportate praticamente tutte le principali estensioni di file audio; supporta anche la decodifica MQA® completa, tramite la porta USB e l’ingresso di rete (RJ45). Il Bluetooth è l’unico input che manca, ma considerando che l’MA3 ha intenzioni audio di fascia alta, la scelta è di certo condivisibile.
Sono presenti le uscite analogiche XLR e RCA e con la manopola del volume nel pannello anteriore, che ne controlla i livelli, questo dispositivo, il VControl™, mantiene il segnale in ingresso senza riquantizzazione, assicurando così una completa trasparenza a qualsiasi impostazione del volume, pur con un’ampia gamma di attenuazione e nessuna perdita della risoluzione audio. Il display OLED bianco, minimalista, ma ben leggibile e dimmerabile, mostra i nomi degli ingressi selezionati, la traccia, l’artista, la frequenza di campionamento, l’impostazione del volume e altro ancora. Nel pannello posteriore oltre a quanto descritto, ci sono un interruttore on/off, la vaschetta del connettore IEC ed una porta seriale RS-232; quest’ultima può essere usata per il telecomando cablato e per gli aggiornamenti del firmware.
Ed Meitner non ha mai utilizzato chip DAC prodotti in serie. In questo modello sono presenti i convertitori MDAC2™ single-bit, 16xDSD, D-to-A a componenti completamente discreti, accoppiati con il DSP MDAT2™ che esegue il rilevamento dei transienti in tempo reale ed elabora tutti i segnali in ingresso in una forma leggibile dai DAC e converte questi segnali in un upsampling a DSD 16x. L’ingresso USB ha l’isolamento galvanico proprietario di EMM Labs (MFAST™). Si tratta quindi di rimozione del jitter asincrono ad alta velocità lavorando in tandem con il Clock costruito su misura (MCLK2™) che fornisce la rimozione del jitter da tutte le fonti digitali.
Progettato e prodotto in Canada, l’MA3 è disponibile con le finiture in argento o nero, ha un telaio in metallo elegante, ma robusto e con un peso di 7,3 kg. Può essere collegato direttamente ad un amplificatore di potenza, utilizzando il controllo del volume integrato, oppure in maniera tradizionale ad un preamplificatore o amplificatore integrato.
È possibile accedere allo streamer con le app di controllo mConnect, disponibili sia per Android che per iOS. Il controllo tramite l’applicazione è risultato facile ed immediato ed ha rilevato immediatamente l’MA3. Tramite il protocollo UPnP/DLNA ho potuto inviare al Meitner i miei file audio, residenti in un hard disk esterno collegato al mio Server Musicale, pertanto (cosa molto comoda) non è stato necessario collegare i dischi rigidi direttamente al Meitner. Consiglio l’app mConnect control HD per il tablet che offre la visione orizzontale ed una grafica completa. Mi è capitato anche di poter aggiornare l’MA3 proprio in quei giorni, sempre tramite l’applicazione. Il telecomando in dotazione è in metallo e consente la selezione degli ingressi e la variazione del volume.
L’ascolto: confronto con DAC entry level
Ho confrontato l’MA3 con altri DAC di fascia abbastanza inferiore, per capire quanto effettivamente un prodotto con un valore economico così importante, possa apportare un altrettanto importante valore alla riproduzione sonora. E dunque al primo ascolto mi accorgo che rispetto agli altri DAC messi a confronto, l’MA3 ha un suono molto naturale, aperto e non per niente elaborato o timbricamente brillante. Non hai la percezione di essere di fronte ad un prodotto digitale, potrei persino dire che suona come apparecchio analogico, perchè non ho trovato traccia di quella sensazione di suono tipicamente digitale che molti altri DAC mostrano.
L’ingresso USB ha funzionato molto bene e si è accoppiato senza difficoltà al mio PC; anche con l’oversampling a DSD128, che effettuo su tutte le tracce, non ho riscontrato alcun problema, cosa che non tutti gli ingressi USB presenti in altri DAC riescono a fare bene.
La traccia A Trace Of Grace dall’omonimo CD di Michel Godard (Carpe Diem Records CD-16286), inizia con il suono della tiorba, questo grande liuto basso si presenta pieno, le note sembrano resistere più a lungo, ogni nota suona completamente arricchita di armoniche; ed è così anche per tutti gli altri strumenti che si susseguono; come il ‘serpentone’ suonato da Michel Godard, è uno strumento musicale a fiato rientrante nella famiglia dei cornetti. La scena è particolarmente profonda e ampia. Le grandi dimensioni dell’abbazia di Noirlac, un monastero cistercense fondato nel 1136, le percepisci molto bene, riesci a distinguere in maniera precisa gli artisti e i loro strumenti, essi sono ben “visibili” rispetto ai DAC meno costosi provati.
Ho avuto modo di ascoltare questo disco in tutte le “salse”: la versione CD, quella in file DSD128 e poi anche con Qobuz in risoluzione 24/192, infatti con il Meitner e il suo streamer integrato, ho finalmente potuto apprezzare anche la qualità dell’alta risoluzione di queste piattaforme, ovviamente facendo sempre le debite proporzioni, infatti l’ascolto si è rivelato appagante quasi come quello dei file letti direttamente dal mio PC Server.
L’ascolto: confronto con DAC di simile livello qualitativo
Verificato quanto il Meitner fosse superiore rispetto ai prodotti di fascia economica inferiore, ho voluto fare un’ulteriore prova per verificare quali differenze potessero esserci tra due prodotti dal valore economicamente simile. Il DAC in questione anch’esso di nobile lignaggio, ho avuto in prestito da un amico l’Analog DAC di MSB: un prodotto che a listino viaggiava sui novemila euro e per il modulo streamer, ci volevano altri duemila euro. Entrambi i prodotti hanno mostrato una caratteristica molto simile, quella di far scorrere le note senza sforzi e di restituire gli strumenti acustici in modo decisamente più naturale rispetto ai DAC entry e medio level. Tuttavia il Meitner, rispetto all’Analog DAC, mostrava una qualità leggermente maggiore in quasi tutti i parametri.
Nel CD di Velut Luna, Sing Without Words (CVLD04700), il pianoforte, il contrabbasso, la tromba e la batteria che meraviglia “vederli” suonare nella mia stanza, gli attacchi velocissimi, il riverbero ed i decadimenti maggiormente accurati. Il timbro di ogni strumento risultava ancora più neutro rispetto all’MSB, tutto questo senza aggiungere o togliere energia ai bassi o agli alti e la dinamica rimaneva completamente intatta.
Per ultimo posso che affermare che ascoltare la registrazione di Volver (CD Buika Nina de Fuego, EW833), con la sua voce calda e sensuale è stato piuttosto inquietante. Anche qui ho visto l’artista davanti al microfono. Il Meitner mi ha coinvolto totalmente e portato ancora più vicino alla performance dell’artista.
Conclusioni
Anche se il DAC streamer Meitner MA3 non è del tutto economico, più che per i suoi pregi presi singolarmente uno ad uno l’MA3 convince soprattutto per l’equilibrio globale raggiunto: grande musicalità che incoraggia ascolti di lunga durata.
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